Superstizione, malocchio e scaramanzia differenza di percezione da parte dei giovani e degli anziani della Sicilia
##plugins.themes.bootstrap3.article.main##
Resumo
La superstizione è un insieme di credenze e di pratiche rituali di natura irrazionale, tipiche degli ambienti arretrati. La sua influenza sulla vita quotidiana si è modificata ed adattata man mano che mutavano i tempi e i costumi. Il Cristianesimo, ad esempio, nei primi secoli di vita finì con l’assorbire tutto ciò che restava degli antichi culti pagani. Anche nell’ambito della cultura laica, la superstizione racchiudeva in se tutte le credenze che contrastavano con la razionalità e che appartenevano all’universo dell’immaginario: dall’astrologia alle varie forme di divinazione. Ancora oggi la superstizione sopravvive presso tutti i popoli e si annida nei ceti più disparati, dai più bassi ai più elevati. L’uomo primitivo, alla ricerca di risposte a fenomeni quali il lampo, il tuono, le eclissi, la nascita e la morte, non conoscendo le leggi della natura e non avendo ancora acquisito sufficienti conoscenze scientifiche, cominciò ad attribuire le cause di questi fenomeni a spiriti invisibili. Diverse sono le forme con cui si manifesta la superstizione. Tra queste ricordiamo toccare ferro, il quadrifoglio, essere tredici a tavola ecc. Ad essi si associa la credenza che esistano mesi e giorni fausti e infausti. Il malocchio è una delle convinzioni popolari più radicate nel genere umano; esso attribuisce allo sguardo di certi uomini e di certe donne il potere di produrre effetti sulla persona osservata. Ogni tempo e ogni cultura hanno avuto una propria visione della superstizione, che si è via via adattata con il mutare dei tempi. Oggi, ogni tema superstizioso proviene da lontano e rievoca distanti visioni del mondo e immagini seppellite.
Downloads
##plugins.themes.bootstrap3.article.details##
Aquellos autores/as que tengan publicaciones con esta revista, aceptan los términos siguientes:
- Los autores/as conservarán sus derechos de autor y garantizarán a la revista el derecho de primera publicación de su obra, el cuál estará simultáneamente sujeto a la Licencia de reconocimiento de Creative Commons que permite a terceros copiar y redistribuir el material en cualquier medio o formato bajo los siguientes términos: —se debe dar crédito de manera adecuada, brindar un enlace a la licencia, e indicar si se han realizado cambios. Puede hacerlo en cualquier forma razonable, pero no de forma tal que sugiera que usted o su uso tienen el apoyo de la licenciante (Atribución); — no se puede hacer uso del material con propósitos comerciales (No Comercial); — si se remezcla, transforma o crea a partir del material, no podrá distribuirse el material modificado (Sin Derivadas).
- Los autores/as podrán adoptar otros acuerdos de licencia no exclusiva de distribución de la versión de la obra publicada (p. ej.: depositarla en un archivo telemático institucional o publicarla en un volumen monográfico) siempre que se indique la publicación inicial en esta revista.
- Se permite y recomienda a los autores/as difundir su obra a través de Internet (p. ej.: en archivos telemáticos institucionales o en su página web) antes y durante el proceso de envío, lo cual puede producir intercambios interesantes y aumentar las citas de la obra publicada. (Véase El efecto del acceso abierto).
Este obra está bajo una licencia de Creative Commons Reconocimiento-NoComercial-SinObraDerivada 4.0 Internacional.
Referências
Albergamo, F. (1967). Fenomenologia della superstizione, Nuova biblioteca di cultura.
Alligo, E. (2008). Antiche credenze popolari siciliane, Biblioteca ’80.
Bonomo, G. (1978). Scongiuri del popolo siciliano, Palumbo.
Burgio, A. (1965). Dizionario delle superstizioni, Biblioteca italiana di opere di consultazione
Cocchiara, G. (1945). Sul concetto di superstizione e altri saggi intorno allo studio delle superstizioni, Studi di tradizioni popolari.
Cocchiara, G. (1951). Pitrè, la Sicilia e il folklore, vol. 35, G. d’Anna.
Cocchiara, G. (1957). Il folklore siciliano: L’arte del popolo siciliano, SF Flaccovio.
D’Amato, A. (2008). Superstizioni e sopravvivenze magico-religiose nell’opera di Giuseppe Cocchiara degli anni Trenta. Archivio di etnografia.
De Martino E. (2001). Sud e magia, Universale economica.
Di Nola, A. M. (2006). Lo specchio e l’olio. Le superstizioni degli italiani, Feltrinelli.
Fiume, M. (2013). Sicilia esoterica, Newton Compton Editori.
Frazer, J. G. (1996). L’avvocato del diavolo: il ruolo della superstizione nelle società umane, Donzelli editore.
Gallini, C. (1976). Dono e malocchio, Uomo e cultura, SF Flaccovio.
Kroll, G. (1899). Superstizioni degli antichi, Atene e Roma, Volume 2, Issue 7
Malossini, A. (1996). Dizionario delle Superstizioni, Milano, Garzanti
Malossini, A. (2013). Superstizioni italiane, Andrea Maolossini.
Maioli, M. G. (2007). Magia e superstizione, Immagini divine.
Martin & C., Superstizione, stregoneria e magia del popolo siciliano.
Natoli, L. (1979). Storia di Sicilia, SF Flaccovio.
Niola, M. (2009). Il libro delle superstizioni (coautore Elisabetta Moro), L’Ancora del Mediterraneo.
Niola, M., & Moro, E. (2009). Il libro delle superstizioni con i rimedi popolari e le difese tradizionali dal malocchio, dalle fatture e da numerosi altri malefici, Napoli, L’ancora del Mediterraneo.
Novati, F. e il folklore, (1930) in Lares, a. I
Ortolani, M. e Spingardi, R. (2012). Voci di Roma, Edizioni interculturali Uno
Pitrè, G. (1879). Usi natalizi, nuziali e funebri del popolo siciliano, L. Pedone Lauriel.
Pitrè, G. (1889). La Jettatura ed il Malocchio: Usi e Costumi, Credenze e Pregiudizi del Popolo Siciliano IV, Biblioteca delle Tradizioni Popolari Siciliane XVII, Palermo: LP Lauriel di C.
Pitrè, G. (1890). Curiosità popolari tradizionali, vol. 7, L. Pedone Lauriel.
Pitrè, G. (1896). Medicina popolare siciliana, Palermo, Il Vespro.
Pitrè, G. (1902). Curiosità di usi popolari, N 38, Cav. N. Giannotta.
Pitrè, G. (1913). Cartelli, pasquinate, canti, leggende, usi del popolo siciliano, Forni editore Pitrè, G. (1978). Usi e costumi credenze e pregiudizi del popolo siciliano vol. I, Il Vespro.
Pitrè, G. (1978). Usi e costumi credenze e pregiudizi del popolo siciliano, Vol. IV, Il Vespro
Pitrè, G. (1978). Proverbi, motti e scongiuri del popolo siciliano, Il Vespro.
Pitrè, G. (2004). Gli scongiuri del popolo siciliano. Antares Editrice, Palermo.
Sanfo, V. (1999). Il malocchio e le fatture, De Vecchi.
Servadio, E. (1934). La paura del malocchio. Rivista Italiana di Psicoanalisi, 3(2), 67-83, Società Psicoanalitica Italiana.
Spingardi, R. e Ortolani, M. (2013). “Non è vero ma ci credo” Osservazioni storico antropologiche sulle superstizioni, Fausto Lupetti.