Primi risultati di uno studio EBE sull’inclusione in due scuole italiane
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Résumé
Quali metodologie sono più efficaci nell’educazione inclusiva? Quali sono le condizioni di contesto che favoriscono l’inclusione nella quotidiana realtà scolastica? I risultati parziali della ricerca vengono presentati in questo articolo. Su un campione di 109 studenti, dagli 8 ai 16 anni, sono stati misurati gli effetti delle metodologie didattiche “feedback” e “collaborative learning”, riconosciute come efficaci dalla letteratura internazionale. Variabili stimate sono le competenze e le abilità trasversali alle discipline, i fattori cognitivo-emozionali del successo scolastico, l’autostima. Valutazione bio psico-sociale che si oppone alla valutazione bio-medica prevalente in Italia. Osservare tutti gli allievi, trasformare la risposta speciale in normalità, misurare le variabili del contesto scolastico favorevoli all’inclusione può contribuire a migliorare, in Italia, l’efficacia di investimenti pubblici stimati nel 2013 in 4,7B. Sono state poi valutate le condizioni organizzative e relazionali del contesto scolastico, esaminate anche attraverso la percezione degli operatori. Il contesto si rivela essenziale per la messa in campo di efficaci interventi per l’inclusione. Il disegno sperimentale della ricerca utilizza metodologie riconosciute a livello internazionale ed europeo (EBE), che consentono di confrontare i risultati e replicare il modello in un contesto sovranazionale, innanzitutto nell’ambito del progetto pilota “ RA4AL” dell’European Agency For Special Needs, avviato in tre paesi, tra cui l’Italia, e che si è appena concluso.
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